Ciaspolata sull’anello di Monte San Vicino

Horizon 36 nella sua prima esperienza con le ciaspole

La voglia di andare si sente già dalla sera prima quando inizi a preparare lo zaino.

Abbigliamento da neve, guanti, scarpe da trekking, il termos per il te caldo e la voglia di avventura.Sveglia ore 6 (Giamba sembra leggermente contrariato), prepariamo il te caldo e ci incontriamo alle 7.20 a Osimo con Luca, Francesca, Nico e Emanuela carichi come non mai e ci dirigiamo verso Jesi dove incontriamo il secondo gruppo con Barbara, Mary e Daniela.Siamo un bel gruppo, Horizon 36 e gli altri ragazzi di Trek e Bike capitanati dalla guida Maurizio Rinaldi.

Prendiamo tutti le macchine e ci dirigiamo verso Pian dell’Elmo a circa 45 minuti, da cui partiremo alla volta dell’anello di Monte San Vicino, un percorso di 14 km a un’altezza massima di 1200 mt. Arrivati quasi a destinazione proprio quando iniziavamo a salire di quota, abbiamo visto la notevole quantità di neve che è scesa copiosa in questi giorni tanto che, qualcuno ha avuto qualche difficoltà a salire e ha dovuto montare le catene, ma il paesaggio era così bello tanta la voglia di ciaspolare, che non ci abbiamo messo molto.

Bene ora possiamo mettere le ciaspole, prendere i bastoncini da neve e iniziare il percorso che sarà abbastanza lungo e impegnativo.

Lo scenario che ci si presenta davanti è quasi surreale, sugli alberi e sul terreno si è posata tanta neve fresca, soffice e candida, inoltre la foschia da un tocco di mistero, c’è così tanta neve che tutto intorno a noi è illuminato dal suo riflesso, sembra quasi di essere in un bosco incantato. Gli alberi formano archi bianchi e scintillanti e qualcuno si diverte a far cadere la neve in testa all’amico dietro di lui! Altre volte dobbiamo fare slalom tra di essi, per scoprire subito dopo una bellissima vallata che si apre di fronte a noi dove possiamo fare una sosta ristorativa. Ci incamminiamo di nuovo salendo tutti in fila indiana per aprirci la strada e incontriamo altre persone che scendono, chi con le ciaspole come noi e chi con gli sci di fondo, qualcuno ci dice che c’è un po’ di vento in cima e quindi preferisce ritornare indietro.

Dopo un consulto con la guida Maurizio Rinaldi  decidiamo di proseguire, perché sappiamo che aggirata la curva (la parte esposta al vento) la camminata procederà tranquilla. Puntuale il vento ha iniziato a soffiare, ma non era pungente e poi eravamo tutti belli carichi, quindi penso che talmente ci stavamo divertendo che non l’abbiamo percepito così forte. Il vento poi aiutava la camminata perché non rendeva pesante la neve. Come da previsione, aggirata la curva il vento non soffiava più, eravamo sull’altro versante e abbiamo iniziato a scendere. Direi che ora una sosta era meritata!

Scattiamo qualche foto tutti insieme e al paesaggio che ci circondava, alla neve che, scesa sui tralicci e sui rami, aveva assunto forme come lame appuntite. Stiamo passando proprio dei bei momenti tutti insieme anche se la fatica ora si inizia un po’ a sentire. Abbiamo percorso circa 9 km e la neve ora è un po’ più pesante visto che stavamo scendendo di quota. Da qui iniziamo a vedere le orme degli animali che abitano la foresta, Maurizio ci fa notare le orme di una lepre e ci ha spiegato la posizione delle zampe che la lepre assume quando salta. Continuiamo e notiamo anche il passaggio di cinghiali che creano dei lunghissimi corridoi quasi a formare un labirinto. Leggere la natura è veramente interessante.

Dopo la discesa ecco che spunta una salita, le gambe iniziano a farsi sentire (alcuni cominciano ad arrancare visibilmente ), iniziamo a fare un po’ più di soste anche perché nell’intermedio siamo stati davvero bravi, abbiamo avuto un bel passo. Notiamo un bel maneggio con tanti cavalli tra la foschia, eravamo quasi arrivati. Piano piano ci raggruppiamo e raggiungiamo la destinazione, ovvero dove avevamo parcheggiato, ci cambiamo e ci diamo appuntamento al bar rifugio per una cioccolata calda. Eravamo tutti entusiasti della giornata che avevamo trascorso, e anche abbastanza affamati!!! Anche se non è stata una giornata soleggiata, la foschia ha reso tutto molto suggestivo, in fondo la natura è splendida comunque la si veda.

Grazie ad Horizon36 che ha come primo valore quello di vivere la natura a 360 gradi e Trek e Bike per la perfetta guida e le interessanti descrizioni del territorio che ci circonda, è nata questa collaborazione per far vivere un’avventura unica.

Non vediamo l’ora di ripetere!!!

Valentina

Horizon36